“Sono convinto che la trasparenza sia l’antidoto più efficace per fermare la corruzione e per alimentare la cultura della legalità”. Queste le parole con cui il candidato sindaco Francesco Fiore ha aderito alla campagna Riparte il Futuro, promossa dalle associazioni Libera e Gruppo Abele per sensibilizzare i candidati delle imminenti elezioni europee, regionali e comunali al tema della trasparenza nella pubblica amministrazione.
“Purtroppo la corruzione -continua Fiore- a più di venti anni da Tangentopoli, rappresenta un malcostume ancora molto diffuso che produce -direttamente o indirettamente- impoverimento della società, cattiva reputazione internazionale, servizi pubblici scadenti, devastazione dei territori. Questo fenomeno costituisce, quindi, un pesantissimo freno allo sviluppo del potenziale nazionale che va affrontato con molta più energia di quella attualmente in campo. Vanno potenziati gli strumenti per prevenire gli illeciti e sostenuta la cultura della legalità, che va curata fin dalle scuole, insegnando ai più giovani il rispetto delle regole”.
“Sono convinto che i cittadini abbiano il diritto alla massima trasparenza in ogni ambito della cosa pubblica e per questo ho aderito con determinazione alla campagna Riparte il Futuro, che mi impegna ad adottare la delibera “Trasparenza a costo zero” entro i primi 100 giorni, nel caso venissi eletto sindaco”.
“Non nascondo di essere allo stesso sorpreso e dispiaciuto -conclude il candidato di Padova2020- di constatare che finora alla campagna abbiano aderito soltanto due candidati padovani: io e Daniela Ruffini. Credo che la città meriti l’impegno di tutte le forze politiche per cercare di produrre i “giusti anticorpi” a difesa degli eventuali attacchi delle mafie che, come ha detto recentemente il Questore Ignazio Coccia, potrebbero essere interessate ad un tessuto economico e imprenditoriale fra i più appetibili nel panorama nazionale”.