Sono decine e decine i piccoli esercizi commerciali che a Padova stanno chiudendo a causa della crisi. I negozi e le attività commerciali di prossimità sono invece elemento vitale di una comunità e vanno difesi. I negozi di prossimità mantengono vivi i quartieri, mantengono relazioni sociali, sono più facilmente accessibili per gli anziani non automuniti, contribuiscono a dare un senso di sicurezza e di presidio del territorio ai cittadini.
Le botteghe e i negozi distribuiti sul territorio sono una componente fondamentale del progetto Padova 2020 per poter ricreare circuiti economici virtuosi fatti di filiere corte, di produzione e di consumo di beni e servizi locali.
Il modello economico che ci fa uscire dalla crisi ha bisogno che una parte crescente dell’economia rimanga sul territorio che l’ha generata. Questo per motivi ambientali (i beni devono essere il più possibile a km 0 per limitare inutili sprechi di energia nel trasporto) e occupazionali (l’occupazione deve essere sostenuta mediante il consumo dei beni quanto più possibile prodotti localmente). In questo meccanismo il piccolo commercio è sicuramente più funzionale della grande distribuzione che, privilegiando le grandi economie di scala, è costretta ad avere grandi centri di produzione globali centralizzati e quindi lontani dal territorio. Nella nostra visione i negozi e le botteghe del centro, e il commercio nei quartieri di Padova possono svolgere un ruolo di cerniera tra i produttori locali e il consumatore finale molto meglio della grande distribuzione.
Proposte:
Introduzione a Padova di una moneta complementare a sostegno e difesa del piccolo commercio e per una ampia diffusione di prodotti e servizi ‘Made in Padova’ (la proposta ‘Made in Padova’ si trova nel capitolo Economia, Imprese, Lavoro).
Per saperne di più su che cos’è e come funzionano le monete complementari che stanno avendo una grande diffusione (in Italia la più famosa e diffusa è il Sardex utilizzato in Sardegna, www.sardex.net) si veda il link qui sotto.
Il Comune emette quantità gradualmente crescenti di questa ‘moneta’, buoni paragonabili ai ticket-mensa comunemente utilizzati, e nel farlo ottiene (come il caso del Sardex dimostra) un’entrata netta nelle casse comunali. Dal punto di vista comunale dunque il progetto è economicamente sostenibile.
Il Comune in accordo con le associazioni dei commercianti ne promuove un’ampia accettazione e utilizzazione nei negozi della città. Questa moneta è spendibile solamente entro il territorio che la riconosce, in questo caso quello comunale, e consente perciò di far girare l’economia mantenendo i flussi dentro il territorio di utilizzo, facendo così da stimolo per un’economia a filiera corta.
Se pensiamo ad esempio all’istituzione del marchio ‘Made in Padova’ per merci e servizi prodotte localmente, il flusso di denaro avviene nel seguente modo. Il Comune mediante l’istituzione e promozione del marchio crea una forte domanda in città per i prodotti marchiati “Padova a km 0”. Questi prodotti per come sono concepiti saranno distribuiti in città o mediante la vendita diretta o mediante il piccolo commercio. Il cittadino li può acquistare utilizzando per una certa percentuale (supponiamo il 20-25%) la moneta complementare. I commercianti con questa moneta possono pagare i loro fornitori (che per definizione trattando prodotti certificati “Padova km 0” hanno sede a Padova o Provincia) che reimmetteranno in circolazione questo denaro nel momento in cui anche loro si trasformeranno in consumatori e verranno in città a fare acquisti nei negozi, e così via.
Questo circolo virtuoso, se gestito con efficienza, proteggerà i piccoli commercianti (senza intaccare la libertà per il cittadino di comprare dove vuole) che vedranno le loro quote di mercato aumentare rispetto alla grande distribuzione.
La moneta complementare infine può essere di grande aiuto per il piccolo commercio perché riduce i problemi di mancanza di liquidità, causa principale per cui i piccoli negozi stanno chiudendo.
Benefici:
La moneta complementare è una soluzione concreta e già sperimentata contro la chiusura dei piccoli e medi esercizi commerciali.
Si incentiva la nascita di nuove attività commerciali che utilizzano la moneta complementare e prodotti a marchio ‘Made in Padova’ come elemento competitivo, di innovazione e di nascita di una nuova economia maggiormente basata sulla relazione.
La moneta complementare sostenendo la vendita di prodotti ‘Made in Padova’ può dare un importante contributo occupazionale a Padova e provincia, sia nel settore del commercio (Padova città) che in quello manifatturiero (Padova città e provincia).
Esempi:
Arcipelago SCEC: http://scecservice.org/site/
Come funziona (ex. Sardex): http://www.sardex.net/come-funziona/
Le monete complementari: http://www.monetacomplementare.org/