Il problema del traffico cittadino e della qualità dell’aria in città va affrontato in maniera decisa in termini di diminuzione del numero di mezzi privati circolanti. Il numero dei veicoli in entrata quotidianamente nella nostra città è molto alto e diminuirlo è possibile.
Proposte:
Si ritiene efficace, al fine di ridurre il numero di auto circolanti, introdurre un “pedaggio di ingresso” (congestion charge) da applicare ai mezzi che entrano in città dai comuni limitrofi. La tassa non si applica alle vetture dei residenti nel comune. La tassa si applica solo nei giorni feriali ed in orario diurno. Per non penalizzare gli accessi occasionali ogni vettura avrà a disposizione un certo numero di accessi annui gratuiti. I dati sui proventi raccolti con questa tassa saranno resi noti ai cittadini in modo trasparente così come la loro destinazione di utilizzo, che vedrà in primis il finanziamento della mobilità alternativa e sostenibile. Vanno pubblicizzate le alternative all’ingresso con l’auto.
Da valutare anche l’ampliamento ragionato dell’attuale ZTL e/o un secondo sistema di varchi a pagamento all’interno della circonvallazione. Su questo si intende trovare un accordo con le associazioni di commercianti per rendere il centro di Padova competitivo con gli ‘Outlet Center’ che stanno rubando clientela. Spesso le famiglie preferiscono recarsi negli outlet perché di facile accesso e perché totalmente pedonali. E allora perché non promuovere con intense campagna pubblicitarie il centro di Padova come il primo Outlet urbano dotato delle stesse caratteristiche? In quest’ottica, pedonalizzazione e traffico limitato diventano così alleati e non ostacoli al commercio. E’ tramite una maggior vivibilità del centro, accoppiata da una adeguata promozione almeno a livello regionale, che passa la rivitalizzazione della funzione commerciale del centro storico.
L’obiettivo di questa misura non è economico, non è cioè quello di imporre un nuovo pedaggio, ma incentivare l’utilizzo di mezzi alternativi. Questa misura pertanto sarà affiancata da una adeguata informativa sulle soluzioni alternative. Da questo punto di vista le moderne tecnologie web saranno di grande aiuto e di basso costo.
Esempi:
Area C a Milano: ha permesso di ridurre del 31%, nel primo anno, il numero di mezzi in ingresso alla zona delimitata (Sintesi risultati Traffico gennaio-dicembre 2012), con benefici anche per le aree limitrofe; ha ripagato abbondantemente i costi di gestione, mettendo a disposizione fondi per il potenziamento del trasporto pubblico (sono stati guadagnati più di 13 milioni di euro, al netto dei costi di gestione del servizio pari a 7 milioni 100mila euro); http://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/CDM?WCM_GLOBAL_CONTEXT=/wps/wcm/connect/contentlibrary/Elenco+Siti+tematici/Elenco+Siti+tematici/Area+C/Bilancio+Economico
Pubblicazione scientifica internazionale di ing. Marco Morandini, padovano che sta facendo il dottorato sulla mobilità sostenibile in Germania relativo all’ecopass di Milano: http://www.iclei.org/fileadmin/PUBLICATIONS/Case_Studies/ICLEI_cs_157_-_Milan_July_2013.pdf