Di solito in regime di ordinaria amministrazione si prevedono piccoli aggiustamenti e adeguamenti delle voci di bilancio anno su anno, che in definitiva lasciano la struttura portante dei capitoli di spesa in gran parte nella sostanza inalterata.

I grandi stravolgimenti dovuti alla crisi economica (pensiamo solo al blocco dell’edilizia e relativo impatto sulle casse comunali), le restrizioni dovute al Patto di Stabilità e al taglio dei trasferimenti centrali che nei prossimi anni aumenteranno imporranno nel corso del prossimo mandato amministrativo una profonda analisi e messa in discussione fin dalle fondamenta della struttura portante del bilancio comunale. E’ meglio prevenire i futuri ulteriori tagli individuando in anticipo gli sprechi, i doppioni nelle pieghe del bilancio e i capitoli di spesa obsoleti non più utili nella situazione attuale di crisi economica.

Sul bilancio bisogna però intervenire anche sul lato delle entrate. Il prossimo mandato richiederà maggiore creatività e soluzioni nuove per aprire nuove linee di entrate per le casse comunali per compensare i tagli, sostenere il sociale in un momento di grave difficoltà e per abbassare le tasse comunali.

Quanto ottenuto dalla lotta all’evasione fiscale (per le misure concrete si veda il capitolo "Legalità, Integrazione sociale e Sicurezza") non deve servire per fare cassa ma per restituire ai cittadini onesti il 100% di quanto raccolto abbassando le tasse in modo innescare un circuito virtuoso.

Proposte

Facciamo il tagliando al bilancio comunale: si vuole istituire una commissione ad hoc con il mandato di analizzare e rimettere in discussione dalle fondamenta la struttura del bilancio comunale, con il compito di proporre numerose diverse opzioni di intervento e di politica economica da valutare poi in Giunta e in Consiglio Comunale. Alla base di tutto c’è la volontà di operare una discontinuità sensibile sulla struttura stessa del bilancio comunale, basti pensare che il bilancio previsionale 2013-15 presentato a luglio 2013 è talmente ingessato, frutto ancora di una visione pre-crisi, e contiene spostamenti così microscopici delle voci di bilancio che a leggerlo non emerge la realtà del pesante cambiamento economico e sociale in atto. Il bilancio comunale va adeguato nei suoi capitoli di spesa allo scenario mutato.

LATO ENTRATE

Si intende operare sul lato delle entrate con soluzioni nuove per anticipare i possibili nuovi tagli dei trasferimenti, tra queste:

1) concessione temporanea di strutture e aree della città per eventi privati o per iniziative private (tutto questo a fronte di cifre congrue, nel pieno rispetto dei beni culturali della città e senza inficiare le fruibilità da parte della cittadinanza e dei turisti);

2) spostamento graduale e sostenibile della tassazione dall’IRPEF comunale a nuove forme di tassazione "ecologica" sul modello "più inquini più paghi" (entrata in città, tariffa rifiuta proporzionata alla effettiva produzione di rifiuti, aumento dell’IMU per le case sfitte e vuote, modulazione dell’IMU in base alla classe energetica dell’edificio);

3) fornitura di servizi di consulenza e di progetto ai comuni limitrofi;

4) la gestione della moneta complementare (si veda capitolo "Commercio e Turismo") porta entrate nette nelle casse comunali;

5) aumento delle entrate da progetti finanziati europei: attualmente da progetti europei entrano nelle casse comunali poco più di 1 milione di euro l’anno, questo cifra può facilmente moltiplicarsi per 5 dotandosi di una struttura snella di esperti del settore;

6) utili derivanti dal fondo di investimento pubblico-privato di cui si parla al capitolo "Economia, Lavoro e Imprese";

7) entrate derivanti dalla lotta all’evasione fiscale come indicato nel capitolo "Legalità, Integrazione Sociale e Sicurezza", i risultati saranno periodicamente resi pubblici e trasparenti e il 100% di quanto ottenuto sarà destinato all’abbassamento delle tasse comunali;

8) compatibilmente con le leggi vigenti clausole nell’assegnazione di contratti di fornitura che privilegino le società del territorio comunale, in questo modo la spesa pubblica ritorna indietro in parte sotto forma di aumento delle entrate fiscali;

9) contrasto del fenomeno dei "falsi poveri";

10) forse più dei punti precedenti possono incidere le azioni di rilancio dell’economia descritte nei capitoli "Economia, Lavoro e Imprese" e "Commercio e Turismo", in particolare tutte le proposte di questo programma destinate a far aumentare l’occupazione hanno un impatto positivo sulle entrate del comune dall’IRPEF comunale.

LATO USCITE

1) Riordino del bilancio che vede in diversi casi sovrapposizioni di spesa che è possibile rimuovere, no al principio dei tagli lineari, bisogna saper scegliere e assumersi le responsabilità della scelta;

2) tetto alle spese di rappresentanza e di comunicazione;

3) riduzione del numero dei componenti dei consigli di amministrazione e dei collegi sindacali. Uno o al massimo tre componenti per ogni consiglio di amministrazione e sindaco unico dove consentito dalla legge;

4) ove opportuno nomina di dirigenti dell’amministrazione comunale a costo zero in seno ai consigli di amministrazione aziendali;

5) riduzione dei compensi dei manager e dei dirigenti aziendali. La parte variabile delle retribuzioni deve essere ancorata a specifici obiettivi di miglioramento della qualità dei servizi offerti alla città e di efficienza, obiettivi che devono essere pubblicati su internet e fissati dall’amministrazione, non dagli stessi consigli d’amministrazione. Occorre eliminare, con buon senso, i benefit o i vantaggi di altra natura;

6) bonus ai dirigenti comunali commisurati ai reali obiettivi raggiunti, fissati a inizio anno, resi pubblici e poi valutati a fine anno in base a parametri misurabili e oggettivi di performance;

7) attraverso interventi di ristrutturazione energetica mediante una ESCO (Energy Service Company) è possibile tagliare del 30% la "bolletta" attuale del Comune che si aggira sui 12 milioni di euro annui ed è in costante aumento (quindi si possono ottenere risparmi fino a 3-4 milioni di euro all’anno);

8) attraverso la nuova politica sui rifiuti che privilegia la raccolta porta a porta spinta finalizzata al recupero dei materiali e alla creazione di nuove filiere produttive basate sul riciclo dei materiali è possibile ridurre il contratto di smaltimento con AcegasAps, attualmente vale più di 40 milioni di euro all’anno;

9) riduzione dei servizi di consulenza e delle prestazioni in outsourcing privilegiando per le diverse attività personale del Comune se necessario formando il personale per dedicarlo a nuove mansioni di pari livello;

10) consolidamento della centrale unica degli acquisti e ampliamento delle sue competenze per gli acquisti comuni delle società partecipate, una forte struttura tecnica, cui affidare la gestione degli appalti di lavori, servizi e forniture come accade a Milano e a Napoli, dove si può andare in deroga solo per gli acquisti economali e quelli di somma urgenza. La centrale unica deve anche favorire gli acquisti verdi (green procurement).

Il clima percepito dai cittadini in molti uffici pubblici è di stanchezza e di sopravvivenza quotidiana e questo influisce pesantemente sulla qualità (efficacia, efficienza, modalità relazionali) del servizio e sul benessere dei dipendenti stessi.

Diversi dipendenti del Comune ci hanno contattato e alcuni hanno contribuito a questo programma, segno che la volontà di migliorare la macchina comunale è forte.

Nel nostro progetto c’è un obiettivo di ristabilire, come elemento di ben-essere dei cittadini, nuove opportunità di relazioni sociali. Tra queste rientrano anche le relazioni tra cittadini/utenti e dipendenti della pubblica amministrazione. La qualità di una comunità si giudica e si genera anche da questo tipo di relazione.

Proposte:

Coinvolgere i dipendenti pubblici organizzati in equipe di ufficio e/o area (tra pari e a livelli diversi) in modo che possano segnalare, individuare e risolvere come “esperti” del loro settore le problematiche logistico - organizzative che incontrano quotidianamente, insieme a un sistema di feedback che il cittadino “utente” del servizio può rilasciare con opportune modalità.

Queste condizioni se adeguatamente supportate da una consulenza organizzativa interno o esterna al comune possono migliorare ricorsivamente in maniera sempre maggiore il clima lavorativo, il servizio reso al cittadino, tempi/modi/efficienza, trasparenza, le prestazioni economiche (sprechi), ogni spreco evitato può essere direttamente reinvestito per il benessere organizzativo. Tutto questo rientra nei compiti del neonato CUG (Comitato Unico di Garanzia) che sostituisce quello delle pari opportunità e tra gli altri ha la funzione propositiva consultiva e di verifica su:

- Azioni atte a favorire condizioni di benessere lavorativo;

- Progetti di riorganizzazione dell’amministrazione di appartenenza;

- Piani di formazione del personale;

- Criteri di valutazione del personale.

Benefici:

miglioramento del benessere dei dipendenti comunali

miglioramento del rapporto tra cittadino e dipendente comunale

miglioramento continuo della organizzazione comunale dal basso

lotta agli sprechi

Esempi:

Direttiva del Ministero della Funzione Pubblica su Benessere Organizzativo:

http://www.funzionepubblica.gov.it/media/341974/benessere.pdf

Direttiva del Ministero della Funzione Pubblica sulla qualità del servizio percepita dal cittadino:

http://www.funzionepubblica.gov.it/media/341994/customer_satisfaction.pdf

Comitato Unico di Garanzia in breve:

http://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=11&ved=0CCkQFjAAOAo&url=http%3A%2F%2Fwww.ulss17.it%2Findex.cfm%3Fmethod%3Dmys.apridoc%26iddoc%3D5103&ei=2VPHUbGXGOGn4gTUr4GQCQ&usg=AFQjCNFGiGPaLqHXkyoH6igrHNx0MlOLzw&sig2=XmPOFQtWFjbwkeBs3vSPnA&bvm=bv.48293060,d.bGE&cad=rja

Il Decreto legislativo 33/2013 (“Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”) stabilisce tra gli altri i requisiti minimi di trasparenza dei siti web delle pubbliche amministrazioni. Il Decreto è consultabile sul sito web della Gazzetta Ufficiale.

La trasparenza di tutti i dati, la facile accessibilità e la facile lettura di essi sono il prerequisito indispensabile per favorire una partecipazione dei cittadini ampia, efficace e soprattutto utile per la nostra città. La partecipazione inizia quindi dalla trasparenza e su questo punto è necessario agire tempestivamente.

Il dover rendere conto ai cittadini infine fa diminuire gli sprechi e ‘obbliga’ l’amministrazione a un maggiore rigore, e quindi ad una maggiore qualità, del suo operato.

Proposte:

Piena attuazione del decreto legislativo 33/2013 in ogni suo articolo, in particolare:

  • rispetto degli obblighi sulla qualità delle informazioni
  • rispetto degli obblighi relativi al diritto di conoscibilità
  • rispetto delle misure per fornire dati aperti e riutilizzabili da parte dei cittadini
  • elaborazione del Programma triennale per la trasparenza e la legalità secondo le linee guida del 33/2013
  • rispetto degli obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi dirigenziali e di collaborazione o consulenza
  • rispetto degli obblighi di pubblicazione dei dati relativi alla valutazione della performance e alla distribuzione dei premi al personale
  • rispetto degli obblighi di pubblicazione dei dati relativi agli enti pubblici vigilati, e agli enti di diritto privato in controllo pubblico, nonché alle partecipazioni in società di diritto privato
  • rispetto degli obblighi di pubblicazione degli atti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e attribuzione di vantaggi economici a persone fisiche ed enti pubblici e privati
  • rispetto degli obblighi di pubblicazione dell'elenco dei soggetti beneficiari
  • rispetto degli obblighi di pubblicazione del bilancio, preventivo e consuntivo, e del Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio, nonché dei dati concernenti il monitoraggio degli obiettivi
  • rispetto degli obblighi di pubblicazione concernenti i beni immobili e la gestione del patrimonio
  • rispetto degli obblighi di pubblicazione concernenti i tempi di pagamento dell'amministrazione
  • pubblicazione delle informazioni necessarie per l'effettuazione di pagamenti informatici
  • rispetto degli obblighi di pubblicazione concernenti i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture

  • pubblicità dei processi di pianificazione, realizzazione e valutazione delle opere pubbliche

Si intende inoltre modificare lo Statuto Comunale integrandolo con quanto previsto dal DL 33/2014 per rendere strutturali queste disposizioni.

Benefici:

La pubblicazione e la diffusione completa, facilmente comprensibile e facilmente accessibile, dei dati è un prerequisito per attivare forme di partecipazione dei cittadini innovative, efficaci e utili alla collettività in grado di incidere sulle decisioni in maniera concreta.

Esempi:

Decreto 33/2014: da normattiva.it

Valutazione del sito del Comune di Padova:

da magellanopa.it

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