Romagnoli: dalle caserme ai casermoni?

Martedì 30 giugno il Consiglio Comunale di Padova ha approvato (con l’unico voto contrario da parte di Beatrice Dalla Barba di Padova2020) una delibera di Giunta che prevede una variante al Piano degli Interventi che riguarda l’area della ex-caserma Romagnoli, con le seguenti destinazioni d’uso: residenziale (minimo il 40%), turistico- ricettiva, direzionale commerciale (massimo due medie strutture di vendita).

Tale variante viene approvata senza emendare il Piano di assetto territoriale (PAT), così come il Sindaco aveva promesso in campagna elettorale. Ma le promesse elettorali non mantenute sono ormai molte: dalla zona del Parco Iris alla fusione APS-BusItalia.

Limitare la variante al solo recupero della ex caserma Romagnoli, va assolutamente contro l’idea di costruire Centralità Identitarie sia nei quartieri che nei rioni di tutta Padova, promossa come obiettivo focale nel PAT (Padova come la Città delle Centralità).

Non solo: nonostante tutti i bei discorsi sulla destinazione d’uso, sulle pretese di miglioramento, il risultato potrebbe essere addirittura controproducente rispetto alla Centralità Identitaria di Chiesanuova.

La costruzione di due aree commerciali MEDIE, che significa UNA GRANDE, rischia di far fallire le aree di piccolo commercio locale, punto di forza del contesto, ma anche garanzia di vitalità della zona. E’ così che si intende crearesicurezza? Desertificando esattamente quella zona che dovrebbe invece diventare centralità?

Non si dimentichi che poco lontano dalla ex-caserma sorge il complesso di Padova 2000, che è un deserto commerciale. E molto vicino c'è il grande centro commerciale di Brentelle.

In quest’ottica il recupero della Romagnoli dovrebbe essere il fulcro della rigenerazione del quartiere, in grado di congiungere la parte nord con la vasta area verde a sud. Questo servirebbe per salvaguardare l’integrità del contesto, ricco di potenzialità anche economiche, oltre ad essere una zona che è il più grande polmone verde della città.

La proposta di Padova2020, come anche quella di Legambiente, era di realizzare una variante al PI di più ampio respiro, che mirasse davvero alla realizzazione della centralità urbana di Chiesanuova, attraverso una strategia di progettazione di area vasta, che con questa delibera è stata negata. Gli interventi di riqualificazione dell’ex caserma, anche parziali, dovrebbero essere subordinati all’approvazione di un piano che individui l’ambito della centralità urbana di Chiesanuova e le principali linee guida per la sua formazione.

Un piano guida, una pianificazione adeguata dovrebbe essere pensata, costruita, con la partecipazione dei cittadini che, come sempre, sono all’oscuro di tutto!

Questo chiedevamo!

Invece si è rinunciato persino ad inserire nella variante le aree verdi a sud della Romagnoli da destinare a parco agricolo, liberandole del volume previsto dalla destinazione a zona di perequazione, volume che, all’occorrenza, avrebbe potuto essere realizzato proprio all’interno della Romagnoli utilizzando l’istituto dei crediti edilizi.

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