
Consigliera Beatrice Dalla Barba (Padova 2020)
Grazie, Presidente. Io concordo con quanto ha detto la Consigliera Colonnello, cioè vorrei sottolineare ed enfatizzare il fatto che non esiste una teoria di gender, è come dire facciamo la mozione sugli UFO.
Allora volevo fare un po’ di ordine e anche un passo indietro, anche solo per capire come e quando è stato per la prima volta utilizzato il termine “gender”, visto che “gender” altro non è che un vocabolo inglese utilizzato quando si parla di identità e di orientamento sessuale. Ebbene, dopo che per secoli ci si è riferiti alle differenze esistenti tra gli uomini e le donne solo attraverso il termine “sesso”, negli anni cinquanta, prima negli Stati Uniti con il lavori di John Money nel 1955, quindi... e poi in Europa, a partire dagli studi di Lévi-Strauss e di Michel Foucault, si è cominciato a capire che sarebbe stato meglio distinguere il sesso dal genere, anche semplicemente perché il sesso rinvia direttamente alle caratteristiche genetico biologiche, mentre il genere designa il complesso di regole, implicite o esplicite, sottese ai rapporti tra uomini e donne.
Chi non ricorda la famosa frase di Simone de Beauvoir, quando nel suo libro “Il secondo sesso”, che è del ’49... dello scorso secolo, spiegava che non si nasce donna ma lo si diventa? Frase ormai celebre, ma il cui significato forse non è più oggi così chiaro.
Visto che l’intellettuale francese non aveva alcuna intenzione di dire alle donne che potessero o meno scegliere di essere donne, lo scopo di Simone de Beauvoir era solo quello di spiegare alle donne che avevano il diritto di ripensare il proprio ruolo all’interno della società, uscendo da quegli stereotipi che per secoli le avevano rese prigioniere della subordinazione all’uomo. Ripensare i ruoli di genere, quindi, non per cancellare le differenze, ma per promuovere l’uguaglianza. Idee semplici, di buonsenso, al fine di uscire dall’impasse del naturalismo ontologico in base al quale le donne dovevano, per natura, essere fatte in qualche modo e gli uomini in un altro.
Leggi tutto: Intervento Consiglieri Padova2020 su Mozione "gender"

Tuttavia, in modo fortuito a margine del consiglio siamo riusciti ad incontrare l'assessore ai Servizi Sociali Alessandra Brunetti accompagnata dalla caposettore Fiorita Luciano e abbiamo consegnato direttamente in mano sua il report qui pubblicato, esponendo a voce qualche tematica.
Il nostro Rapporto "Padova, stato del settore sociale", con cifre alla mano comunque smentiva questo proposito (40 servizi attivi a fronte dei 90 di luglio) e la caposettore Luciano ha spostato la responsabilità della scelta del non far partire i servizi sulle Assistenti Sociali, sostenendo di non potersi ingerire nelle loro valutazioni.
Aspettiamo ora la replica delle Assistenti Sociali che contatteremo al più presto.
Attendiamo comunque che l'Assessore termini di leggere il nostro Rapporto per avere altre delucidazioni.
Continuiamo quindi a raccogliere dati sulla situazione padovana nel Rapporto che rimane un documento condiviso di scrittura collettiva ed attendiamo i primi di novembre per verificare quanto emerso questa sera.
Referente gruppo tematico Politiche Sociali
Padova2020 propone 7 emendamenti al bilancio di previsione 2014,
nell’ottica di una migliore ripartizione progressiva delle imposte,
e cercando di scongiurare almeno in parte i pesanti tagli all’istruzione e al sociale.
Emendamento n. 1
Revisione aliquota Irpef
A parità di introito complessivo (22.550.000 euro) Padova 2020 chiede di introdurre una maggiore progressività e cioè di alzare la soglia di esenzione da 15.000 fino a 16.500 euro e di creare due scaglioni: aliquota dello 0,6 % sotto i 33.500 euro e dello 0,8% sopra i 33.500 euro, anziché aliquota unica per tutti dello 0.7%.
(Emendamento ritirato a seguito di una sentenza del Tar che l’ha reso inapplicabile)
Emendamento n. 3
Pesanti tagli ai serivzi scolastici
In questo bilancio, il preventivo di spesa per istruzione scolastica elementare e media, per assistenza, refezione ed altri servizi a favore degli alunni (Contributi per trasporto, attività motorie, libri di testo alternativi a quelli nelle liste del Ministero, funzioni miste dei collaboratori scolastici della materna, facilitazione linguistica per inserimento dei bambini stranieri, progetti per prevenire la dispersione e la promozione del successo scolastico) subirà tagli fortissimi, pari in alcuni casi al 90%, per un totale complessivo di 760.000 euro.
Padova2020 ha chiesto di ridurre questi tagli almeno della metà, (400 mila euro).
Emendamento n. 4
Emendamento n. 5
Emendamento n. 6
Emendamento n.7
Sostienici

Sostenere Padova2020 è credere che sia possibile mettere in atto un cambiamento reale della città a partire da tutti noi. Senza effetti speciali. Senza capitali di dubbia provenienza. Solo con il potere della determinazione e la partecipazione di tutti.
Sostienici!
Sostienici!
Banca: Banca Popolare Etica - Filiale di Padova
IBAN: IT 39 X 03599 01899 050188529290
BIC/SWIFT: CCRTIT2TXXX;