La cessazione di numerose, fondamentali attività di prevenzione in ambito materno infantile nella zona Arcella Pontevigodarzere viene spacciata come “potenziamento dei servizi”!

In merito all’inaugurazione della Centrale operativa dedicata alla gestione dell’assistenza domiciliare di Via Temanza, all’Arcella, avvenuta lo scorso 15 aprile in presenza del Sindaco Massimo Bitonci, del Direttore Generale Urbano Brazzale e del Responsabile del Distretto, Dott. Fabio Verlato, vale la pena di fare alcune puntualizzazioni.

L’attuale area inaugurata comprendeva, fino a poco tempo fa, l’area dell‘ex Distretto 2 dell’Ulss 16  (Arcella, Pontevigodarzere, Limena Cadoneghe).

Era una realtà dove i servizi di prevenzione nell’ambito materno infantile erano un’eccellenza a Padova. Gli spazi che prima erano destinati a corsi di educazione sanitaria, a corsi di sostegno alla maternità, dove è nato il primo ‘spazio donna’ come spazio di ascolto anche per le donne immigrate, ora accolgono gli infermieri (che prima erano stanziati in Via Scrovegni) destinati alle cure domiciliari di tutta la città.

I numerosi Servizi, gestiti con professionalità e passione da parte degli operatori e graditi dalla cittadinanza, sono sfumati…

Negli ultimi due anni la quasi totalità di questi Servizi è stata trasferita o è cessata.

Erano infatti  presenti in quell’ex Distretto 2:

il Servizio Vaccinazioni per l’ Infanzia dai tre mesi  fino all’età adulta , comprendente anche gli incontri di informazione per i genitori: ora è trasferito presso Comprensorio ai Colli dal 2012

il Consultorio Pediatrico divenuto poi “ Progetto Primi giorni “  dove personale specializzato ed Assistenti Sanitarie  seguivano  la mamma  e il bambino nel primo anno di vita: ora l’attività è stata ridotta al minimo per carenza di personale.

Era presente un’ostetrica impegnata nel seguire le mamme nel loro percorso nascita, nello svolgimento di corsi finalizzati al benessere della coppia e del bambino, nell’insegnare il massaggio infantile, a gestire lo ‘Spazio donna’: ora l’ostetrica operante in via Temanza è impegnata quattro giorni su cinque nell’attività di screening oncologico (sic…), anche per sostituire nelle altri sedi le colleghe assenti .

Era presente un ambulatorio Multietnico per Minori: servizio importantissimo in un quartiere, come quello dell’Arcella – Pontevigodarzere, che vede la più alta percentuale di famiglie di immigrati  con minori , i quali spesso per problemi legati alle lungaggini del periodo di rinnovo dei permessi di soggiorno dei genitori , possono trovarsi senza assistenza sanitaria, e inoltre hanno difficoltà  nello spostarsi perché senza automobili. Ora è stato trasferito presso Comprensorio ai Colli dal 2012.

(NB. E’ noto quanto sia difficile arrivare al Comprensorio ai Colli con i mezzi pubblici, in particolare per mamme con le carrozzine…)

Erano implementati diversi Corsi: di preparazione alla nascita, più comunemente noti come “Corsi di preparazione al parto”, Corsi di preparazione alla genitorialità rivolti ai genitori di bambini dagli 0 ai  3 anni, Corsi  di preparazione alla genitorialità rivolti ai genitori di bambini dai 6 anni. Era anche stato realizzato un ‘Progetto sperimentale Mamma–Bambino’, effettuato solo nell’ex Distretto n.2 rivolto alle mamme  di bambini piccoli (primi anni di vita ) con attività  di educazione, informazione ed anche ludico, relazionali rivolte alle neo mamme. Questi Corsi, che datano il loro inizio dalla nascita dei Consultori Familiari, (legge per i Consultori 1975)  da Febbraio 2015, non hanno più luogo in via Temanza, poiché la sala dove venivano tenuti, la Sala Riunioni, è stata trasformata nelle sede per gli Infermieri del gruppo di Assistenza Domiciliare  proveniente da Via Scrovegni. Quindi ora tali attività sono praticamente cessate.

Se alcune di queste iniziative, non sono cessate del tutto, è solo per merito degli operatori sociosanitari coinvolti.

La cessazione di queste attività di prevenzione in ambito materno infantile nella zona Arcella Pontevigodarzere viene spacciata come “potenziamento dei servizi”!

 

Di quali servizi si parli non è chiaro, dal momento che gli Infermieri dell’Assistenza Domiciliare del gruppo operante in Via Scrovegni  continueranno ad effettuare in Via Temanza lo stesso identico servizio che svolgevano prima del trasferimento e opereranno nelle stesse zone di prima, ovvero Centro Storico, Saonara, Noventa  etc.. e nella zona Arcella - Pontevigodarzere  ci sarà lo stesso numero di infermieri domiciliari di prima!

Noi crediamo che l’intero processo sia da rivedere completamente, anche e soprattutto perché disattende molti buoni obiettivi dell’ultimo piano Sanitario Regionale.

Potremmo scrivere molto sulla pessima programmazione sanitaria regionale, soprattutto territoriale; così come potremmo gioire della qualità delle cure che, nostro malgrado, riusciamo sempre ad erogare.

I tagli alla sanità territoriale portano i cittadini a non effettuare i dovuti controllo ed esami e così salta anche la prevenzione!

La sanità pubblica, così come quella convenzionata, si è diffusamente indebolita, per non dire dimezzata e i nostri cittadini oggi trovano come unica risposta, quando magari le loro patologie si sono aggravate il ricorso all’Ospedale, al Pronto Soccorso. Tutto questo rappresenta di fatto un ‘accentramento delle cure’.

Questo sta avvenendo in un momento in cui la sanità, ed ancor più il sociale, sta subendo tagli gravissimi, senza alcuna valutazione della qualità dell’assistenza per la popolazione, con il rischio, concreto di vederla diminuire drasticamente.

La Regione, ed anche la nostra ULSS sta invece penalizzando il decentramento, tanto invocato, annunciato e promesso.

Infatti, anziché effettuare una seria ricognizione delle risorse pubbliche presenti nel territorio, per poi essere in grado di potenziare e diversificare le offerte sociosanitarie, fondamentali per la salute della popolazione, non ha pianificato, né programmato alcuna strategia di azione, se non quella della Fondazione, la casa della salute in Via dei Colli, dove pubblico e privato difficilmente renderanno trasparenti e visibili le spese ed il budget impegnati.

Tutto questo comporta ancora una volta un ‘accentramento’ (questa volta territoriale), aumentando le spese, gli sprechi ed anche gli accessi impropri ai Servizi,

Noi di Padova 2020, come ben puntualizzato anche nel nostro programma elettorale, crediamo che la strada giusta sia quella di promuovere azioni finalizzate alla tutela del diritto alla salute di tutti i cittadini. ¬

Individuare e dare visibilità ai  bisogni  (espressi  e  non  espressi)  in  campo  sanitario  e  socio  sanitario. ¬ Raccogliere indicazioni, proposte, reclami dei cittadini in merito alle prestazioni erogate dal Servizio Socio -Sanitario Pubblico. Proporre e contribuire allo sviluppo di azioni di verifica dei servizi socio sanitari regionali erogati e di azioni di controllo sulla loro efficacia, efficienza, appropriatezza, accessibilità e qualità.

Fornire adeguate informazioni ai cittadini in merito a problematiche sanitarie e socio sanitarie emerse nel territorio.

Stimolare  la  partecipazione  dei  cittadini  alle  tematiche  sulla  salute  ed  ai  problemi  specifici  del  sistema sanitario e socio sanitario.

Sviluppare il confronto con i responsabili dei servizi delle ULSS con le Organizzazioni Sindacali e con la Regione.

Siamo fortemente convinti che, in collaborazione con la ULSS 16 si dovrebbe lavorare attivamente, non per istituire una Fondazione per la Salute (privata?), in un altro Spazio/Ospedale, lontano dai cittadini, quanto piuttosto per la costituzione di Case della Salute e del Benessere di quartiere, vicine a tutti gli utenti, Centri servizi integrati per una razionalizzazione della spesa e un più ordinato ed efficace servizio al cittadino/utente. Le Case del Benessere, fornendo in maniera integrata servizi sia sociali che sanitari, consentirebbero finalmente una erogazione complessiva di servizi per il Benessere del cittadino, come tanto auspicato anche dal nostro Piano Sanitario Regionale.

Il nostro obiettivo è, e sarà sempre, quello di favorire un valido ed efficace rapporto fra il cittadino ed il Pubblico Servizio.

 Beatrice dalla Barba

 Responsabile del Reparto di Assistenza Neonatale (NIDO) dell'Azienda Ospedaliera di Padova

 consigliere comunale di Padova2020

e-max.it: your social media marketing partner

EU e-Privacy Directive

This website uses cookies to manage authentication, navigation, and other functions. By using our website, you agree that we can place these types of cookies on your device.

View Privacy Policy

View e-Privacy Directive Documents

You have declined cookies. This decision can be reversed.

You have allowed cookies to be placed on your computer. This decision can be reversed.