Francesco Fiore regala tre idee al Sindaco. Dopo un anno di sforamento record dei limiti di PM10 e 2,5 a Padova, e dopo la "giornata di ordinaria follia" del 7 gennaio per il caos trasporti alla ripresa delle scuole, Francesco Fiore di Padova 2020 nel corso del Consiglio Comunale dell'11 gennaio scorso chiede al Sindaco Massimo Bitonci, pubblicamente, cosa intenda fare per risolvere concretamente questi due problemi, strettamente connessi e di estrema gravità. La risposta dura 10 minuti ma... non dice niente. Fiore invece avanza tre proposte.
Eccone la trascrizione integrale
Interrogazione Consigliere Fiore (Padova 2020)
Grazie, Presidente. Io voglio interrogare il signor Sindaco. In realtà mi ero preparato un’altra interrogazione dando per scontato che, visto che c’erano sei interventi prima di me, qualcun altro prima avrebbe sollevato il problema più grande che c’è stato a Padova dall’ultimo Consiglio comunale a questo che, in realtà, sono due problemi, ma in realtà è la faccia della stessa medaglia, e cioè il problema dello smog e della qualità dell’aria e il problema del caos nel trasporto pubblico cittadino.
Ora, lo improvviso, visto che, ripeto, non l’avevo preparato, però credo che sia come minimo dovuto ai cittadini che oggi discutiamo e solleviamo questo tema, che è il vero tema importante, al di là delle solite schermaglie e teatrini della politica che, credo, debba interessare i nostri cittadini.
Ora io non voglio fare polemica su questo, la qualità dell’aria a Padova non è di certo peggiorata da quando lei è Sindaco, lo sappiamo tutti, sappiamo benissimo che il problema è da tempo che viene lasciato cadere, e sappiamo che è un problema che noi dicevamo in campagna elettorale essere anche un’opportunità, perché siccome il problema dell’inquinamento è legato a tutta la Pianura Padana, e anche a molti centri metropolitani in giro per il mondo, pensando a una politica che per una volta pensa anche in grande, il fatto di risolverlo per primi potrebbe essere anche un grande volano di innovazione e di opportunità di fare anche business per le nostre imprese e per il nostro sistema imprenditoriale.
Dopodiché, però, devo constatare che in questi giorni il problema è stato gestito molto molto male. E’ stato gestito male perché sul tema dell’aria è chiaro che dall’oggi al domani non si possono mettere in campo misure efficaci, ma è chiaro che queste settimane sarebbero state l’occasione per mettere in campo una pianificazione per i prossimi mesi che ci consentisse il prossimo anno di non essere qui nuovamente a risollevare il problema.
Io di tutto questo non vedo nemmeno l’ombra. Così come non vedo l’ombra nel programma suo, signor Sindaco, e interpello lei, perché lei è responsabile della salute dei cittadini padovani, su questo tema. Io vorrei sentire idee chiare e attuabili, tempi e modi per capire come possiamo venire a capo di questa situazione.
E’ chiaro, però, che noi non possiamo pensare di riprenderci il controllo della qualità dell’aria di Padova se non interveniamo sul trasporto pubblico. Uno dei nostri motivi, forse il primo, di contrarietà a questa dissennata fusione tra APS e Busitalia, che è la causa di tutto quello che abbiamo visto in queste due settimane, è proprio dovuta al fatto che noi, perdendo il controllo come Amministrazione comunale del trasporto pubblico a Padova, di fatto abbiamo perso il controllo della qualità dell’aria che ogni singolo cittadino padovano respira ogni giorno.
Allora, preso atto che questa situazione è irreversibile, io prima faccio un atto di censura, non è certo minacciando gli autisti padovani del fatto che se non si fosse fatta la fusione loro avrebbero perso il posto di lavoro, perché questa è un’affermazione semplicemente falsa e che non risponde al vero, però, ripeto, anche su questo possiamo metterci mano, io vorrei capire quali sono le tre cose che sul trasporto pubblico voi intendete fare per evitare prossimamente la figuraccia di questi giorni.
C’è il caos totale, c’è ormai la forte disillusione da parte dei padovani che si possa venire a capo di qualcosa.Io ricordo che il problema del trasporto pubblico è molto importante anche per il centro storico e per il commercio del centro storico, perché vede, signor Sindaco, se i commercianti chiedono qualche decina di posto auto in più in centro è solamente perché hanno perso anche loro la fiducia in una politica che possa fare interventi strutturali e veramente efficaci, perché sanno benissimo anche loro che non è qualche decina di posto auto in più, magari ad alcuni orari, togliendola al carico-scarico, che va a risolvere il problema.
Noi dobbiamo potenziare il trasporto pubblico per tre motivi: primo, perché questo è uno dei forti rami d’innovazione, e l’innovazione porta economie e porta lavoro; secondo, perché senza il trasporto pubblico efficace noi non risolviamo il problema della qualità dell’aria; terzo, senza un trasporto pubblico efficace il nostro centro città è destinato a morire e tutti gli interventi cosmetici e di facciata che intendiamo fare, magari sotto forma di iniziative sotto le feste o sotto qualche evento è destinato, se non interveniamo su questo punto, semplicemente a fallire.
Risposta Sindaco Bitonci
Grazie. Beh, grazie Consigliere. Ovviamente non basta qualche minuto per affrontare dei temi, direi, così importanti per la città, ma non solo.
Cioè condivido appieno il ragionamento, l’ho detto subito, l’ho continuato a ripetere da sempre, non quest’anno, che il problema della qualità dell’aria non è un problema che può affrontare un Sindaco da solo,cioè se vogliamo prendere in giro la gente, perché ho ricevuto anch’io parecchi messaggi, insomma, più o meno minatori sulle questioni legate alla qualità dell’aria e quali potevano essere gli strumenti per risolvere il problema.
Tra persone serie e chi fa amministrazione da tanti anni e conosce bene il problema si sa benissimo che azioni di questo genere devono essere fatte minimo a livello regionale, minimo, anzi, a livello nazionale, se non a livello europeo, se non a livello mondiale. Questi sono i temi. Anche se dopo nascondiamo un po’ tutti quelli che sono i dati reali, e cioè che un discorso è la qualità dell’aria, un discorso è l’inquinamento da polveri sottilio da inquinanti di altro tipo che negli anni, insomma, è cambiato, perché è noto che l’inquinamento da metalli pesanti e inquinanti di carattere industriale negli anni invece è completamente diminuito, perché? Perché ovviamente la normativa e le aziende si sono attrezzate nel rispettare quelle che sono le norme, che sono diventate molto stringenti in Italia, quindi, nel processo produttivo introducendo sistemi per ridurre la pressione all’interno degli stabilimenti, per mettere dei filtri, e quindi ha modificato, direi, in maniera sostanziale la tipologia dell’inquinamento dell’aria delle nostre città.
Io penso che a Padova stiamo prendendo una linea, insieme alla Giunta, soprattutto all’Assessore Cavatton e all’Assessore Grigoletto, che si occupano di mobilità e di ambiente, che possa essere la linea corretta e del futuro.
Per esempio, forse non è noto ai più che stiamo lavorando perché in città sia effettivamente a disposizione una serie di impianti per la ricarica veloce delle macchine elettriche, però non si può parlare di uno o due impianti, noi stiamo lavorando assieme con l’ENEL – è un progetto che sta seguendo direttamente l’Assessore Cavatton – perché ce ne siano 50, 60, 70, 100 impianti, perché se devi fare una cosa non è che puoi fare una cosa solamente, così, di facciata, e quindi mettere una colonnina, o una macchina elettrica magari parcheggiata sotto il Comune e dire che stai facendo una proposta seria di mobilità e di salvaguardia dell’inquinamento della città, se vogliamo prendere in giro... Mi dispiace dirlo, perché non è un esempio che mi piace fare, ma abbiamo preso come esempio la città di Firenze, dove effettivamente là, anche, insomma, sulla spinta forse dei finanziamenti di carattere governativo, hanno fatto una politica importante dove ci sono centinaia di colonnine in città, non una, centinaia. Quindi noi stiamo andando su questa...
Basta guardare un applicativo che è facile trovare in rete e si può vedere in Italia quali sono le città che stanno facendo una politica di questo tipo e chi no. Quindi io penso che là dobbiamo andare, cioè verso mezzi che siano poco inquinanti, e siccome il futuro della mobilità urbana andrà verso queste tipologie di mezzi noi dobbiamo attrezzarci per tempo, quindi è un lavoro che va fatto adesso, senza aspettare che, insomma,arrivino le macchine elettriche, come sta già succedendo, e dopo non ci sono le colonnine per la ricarica, che sarebbe un po’ l’assurdo, quindi stiamo partendo adesso con questo importante progetto.
Tutto il resto, direi che il lavaggio delle strade sappiamo che ha un miglioramento sui PM10 di circa un 10-15%, però ovviamente è costoso e dispendioso; altri tipi di questioni, abbiamo fatto con gli Assessori il biglietto unico per i trasporti, però l’abbiamo fatto noi e la Provincia non l’ha fatto. Allora, che senso ha fare la città, se dopo in Provincia, insomma, preferiscono fare altri tipi di politiche e non hanno trovato i 18.000 euro al giorno per pagare il biglietto unico anche provinciale?
Cioè bisogna ovviamente... e la riunione è stata fatta dall’Assessore Cavatton in presenza dei rappresentanti della Provincia e dei Sindaci della cintura, quindi queste politiche vanno fatte tutti assieme, non si può pensare che la faccia un Comune e gli altri non la facciamo assolutamente.
Il resto è fuffa, cioè mi spiace dirlo anche alle varie associazioni ambientaliste, cioè il resto delle proposte è prendere in giro la gente, questo penso che lo condividiamo, insomma, quindi bisogna fare delle politiche serie e dovrebbero essere ovviamente regionali e nazionali prima di tutto.
Poi, per quanto riguarda il trasporto pubblico, io continuo a ripeterlo da un po’ di tempo, cioè senza la fusioneAPS Busitalia a mesi non ci sarebbe più un trasporto pubblico gestito da una società padovana di proprietà parziale, insomma, del Comune di Padova. Cioè, io lo dico francamente, questa non è una minaccia, questa è la realtà. Cioè l’APS Holding – e questo è stato alla base della fusione – non sarebbe stata in grado di concorrere alla gara provinciale per la gestione del servizio di trasporto provinciale, che deve essere indetta entro quest’anno, o massimo primavera del prossimo anno. Questa è la realtà, il resto sono barzellette. Cioè noi siamo stati costretti alla fusione nei confronti di una realtà che era già esistente sulla Provincia di Padova, per quello è stata fatta una fusione tra APS e Busitalia.
Poi sappiamo benissimo che in un sistema fermo da trent’anni, ed è stato detto non solo da noi, ma da tutti,dove gli orari erano gli stessi, le abitudini erano le stesse, è logico che questa è stata una rivoluzione, una vera rivoluzione, e quindi in questo io più volte ho chiesto pazienza.
L’anno scorso, come sapete, abbiamo anche ascoltato i Comitati dei cittadini, abbiamo ripristinato alcune linee, anche con contribuzione del Comune e di APS, quindi è stato fatto un lavoro di ascolto, e così. La partita ovviamente non è ancora finita, è tutto sempre in fase di aggiornamento, bisogna portare un po’ pazienza.
Su quello che è successo la settimana scorsa io non nascondo, ma l’ho detto, poi si può offendere chi vuole, tanto, insomma, non nascondo una vena anche un po’ polemica perché, vedete, ci sono molti modi per trasferire e per le informazioni e per dare gli statini relativi ai percorsi. Cioè sono previsti quattro sistemi: via mail, comunicazione telefonica, la consegna a mano, cioè ci sono vari sistemi.
Allora, se dopo alla fine si arriva la mattina e si aspetta in fila, e così, vedete che nei prossimi giorni magari emergerà che qualche dipendente avrà qualcosa da dire su chi magari telefonava in giro per cercare di rallentare il servizio.
Poi io ho sentito anche le dichiarazioni di un sindacalista della CGIL che, fatalità, va in pensione fra tre mesi,va bene, e che ha detto che è colpa dell’Amministrazione, cioè è colpa dell’Amministrazione. Cioè non è che siamo noi, o l’Assessore che distribuiamo gli statini alla mattina, o che facciamo le mail sui servizi.
Cioè, se c’è veramente un tentativo di politicizzare questa questione, che è successa in tutte le altre città, cioè dove ci sono state fusioni, dove ci sono state... il problema è sempre stato questo, cioè, nel senso, quando tu modifichi una cosa la modifichi e dopo succedono... i cittadini comunque capiranno.
Vedo che, insomma, nonostante questo l’Amministrazione ha sempre il suo bel consenso, quindi la gente capisce che le cose vanno fatte.
Dopo, chiudo – mi spiace che ho perso un po’ di tempo, insomma – su questo, cioè c’è un tema anche nazionale. Cioè se il Governo non crede nel trasporto pubblico nazionale non taglia i fondi del TPL. Cioè se pensate che il trasporto pubblico locale vada scaricato interamente sulla popolazione, o sui Comuni, e che bisogna fare i bilanci in pareggio avete sbagliato tutto, perché se voi andate a Londra c’è un servizio pubblico dove c’è l’underground e il bus, che passa ogni 30 secondi, sì, ma paga tutto lo Stato però, cioè questa è la realtà.
Quindi bisogna fare delle scelte anche politiche, perché se tu tagli tutti i finanziamenti pubblici, e scarichi sui Comuni, è logico che i Comuni devono ovviamente trovare delle soluzioni.
Replica del Consigliere Fiore.
Non so se ne avrò bisogno, ma vedo che ci sono cinque minuti in più, quindi mi riservo anch’io di spendere un po’ di tempo in più.
Se guardiamo il sodo di dieci minuti di intervento del signor Sindaco, ho capito che l’unica misura... io avevo chiesto che fossero indicate misure concrete, l’unica misura concreta è che l’Assessore Cavatton, se ho ben capito, sta studiando un progetto per un non meglio precisato numero di colonnine di ricariche elettriche. Questo è il resto.
Poi abbiamo capito che è colpa degli altri, e poi abbiamo capito che le associazioni ambientaliste esprimono solamente fuffa.
Io riconosco in questo che il signor Sindaco è molto bravo e ho anche, credo, da imparare per quanto riguarda la sua vis polemica che gli fa attirare molti consensi in campagna elettorale, anche magari durante il primo anno di Amministrazione, ma questo alla lunga non credo che lo porterà a rimanere così in alto nelle classifiche, perché se poi sui fatti la risposta è solo di questo tipo non è per niente convincente.
Nel momento, signor Sindaco, che lei da amministratore tirerà fuori delle idee concrete su come risolvere il problema, andrà a Roma e Roma le negherà i soldi io sarò dalla sua parte, ma finché lei non ci dice che cosa vuole fare, su quali tipi di progetti Roma dovrebbe darle i soldi, allora io vorrei capire quali sono le progettualità, perché è inutile fare lo scaricabarile quando c’è l’assenza di progettualità. Lei potrà fare lo scaricabarile quando ci dirà che cosa vuole fare e quando ci dimostrerà che altre Istituzioni non le consentono di fare quello che lei vorrebbe fare.
Gliela posso dire io qualche idea, signor Sindaco, magari se lei ha voglia di approfondirla lo potremo fare perché, vede, non è questione se lo deve fare una città, una Regione o uno Stato, le cose le inizia a promuovere chi ha le idee chiare su cosa vuole fare, e su quelle idee chiare può coinvolgere anche le altre Istituzioni.
Proposta di Padova2020 n.1
Nel resto d’Europa non è stata una Regione o uno Stato che ha deciso di bandire le auto dai centri cittadini entro il 2030, l’hanno deciso Amministrazioni municipali. Nel resto d’Europa non sono state le Regioni o gli Stati che hanno deciso di adottare aree a 30 chilometri all’ora, o addirittura a 20 quando siamo sopra una certa soglia di smog, l’hanno deciso i Comuni.
Mi scusi, ma chi dovrebbe essere, Zaia o Renzi a venire a imporre a Padova in certi periodi dell’anno che al di sopra dei 30 chilometri orari non si può andare? E’ questione del taglio dei fondi sul trasporto pubblico nazionali che lei non ha fatto una delibera di questo tipo? Io posso venirle dietro sul taglio delle risorse economiche regionali o nazionali, salvo poi farle notare che il suo collega Zaia, che governa la città, non sta dando al tram di Padova gli stessi tipi di incentivi che il suo altrettanto collega Maroni in Lombardia sta dando ai tram lombardi, per esempio.
Allora, siccome lei ha piantato i pugni sull’ospedale, cominci a piantare i pugni anche sul trasporto pubblico per chiedere incentivi maggiori sul tram a Venezia, e allora poi le verremo dietro, le verrò dietro anch’io, però se qui mancano le progettualità e mancano le idee lo scaricabarile non funziona.
Proposta di Padova2020 n.2
Vogliamo pensare a una cintura verde attorno alle autostrade che passano nel nord di Padova per mitigare l’inquinamento che viene da fuori, visto che passano TIR che dalla Romania vanno in Spagna e passano sopra le teste degli abitanti di Altichiero, di Chiesanuova, eccetera? Facciamolo. Andiamo a piantare i pugni assieme all’ANAS, alle autostrade? Facciamolo. Però se noi non tiriamo fuori le idee, signor Sindaco, non è che arriverà Zaia, Renzi o Babbo Natale e dirà: a Padova voglio risolvere il problema del trasporto pubblico e dello smog dell’aria. Se non lo fa lei, e se non riesce a farlo neanche in dieci minuti di intervento inun’interrogazione pubblica, chi altro lo deve fare in questa città?
Le è piaciuta la gestione del trasporto pubblico cittadino del suo Assessore Grigoletto? Non lo so. Ma se lei non dice niente su questo la considero corresponsabile, anche se la delega non è sua.
Allora, cominciamo a parlare di cose serie. Vogliamo dire che magari una cosa positiva – visto che ormai è stato fatto – della fusione, e cioè il biglietto provinciale, potrebbe implicare che considerassimo...
No, ci sono stati dieci minuti, e io richiedo parità di condizione.
Proposta di Padova2020 n.3
Potremmo chiedere che il tram venisse esteso anche al di fuori del Comune di Padova, visto che il biglietto sarà unico, che quindi non si fermi a Pontevigodarzere e alla Guizza, ma che prosegua, e magari, grazie a questo, incentivare una congestion charge per chi viene da fuori dal Comune. Si possono fare tante cose.
Mi risulta, tra l’altro, che ci sia uno studio nei cassetti della sua Amministrazione di questo tipo, a me piacerebbe anche che fosse tirato pubblico.
Quindi, signor Sindaco, io non devo difendere nessuno, ma la fuffa sono i dieci minuti del suo intervento.
Ci sono decine e decine di buone pratiche in Europa per risolvere questi problemi, vogliamo tirarli fuori, metterci a un tavolo, selezionarli, capire quali sono quelli adatti a Padova, numeri, tempi, costi, e poi andiamo insieme a chiedere a Zaia e a Renzi se tirano fuori i soldi? Allora lì poi ci lamentiamo assieme.
Nel frattempo i cittadini padovani continuano a respirare un’aria che non va; il trasporto pubblico è nel caos, e continua ad essere nel caos; qui nessuno ha capito che cosa quest’Amministrazione intende fare, e il prossimo anno, forse, non basterà qualche post su Facebook per avere il gradimento, ma qualche nodo verrà al pettine.