La variante al Piano degli Interventi doveva essere l’occasione per ridurre le previsioni di espansione urbanistica, visto il calo demografico, e invece si aggiunge ulteriore cemento contrariamente alle promesse elettorali.

grafico cemento popolazione

Immagine1: fonte dati Comune di Padova, rielaborazione di Legambiente Padova

 

Nel pomeriggio di oggi 9 maggio si consuma in Consiglio Comunale l’ennesima bugia elettorale dell’amministrazione Bitonci che aveva promesso “Nuovo Pat elaborato in base a dati socio-economici e demografici aggiornati, che riveda le attuali previsioni e che tenga conto delle necessità di salvaguardare le aree naturali e agricole, ..”. E invece, a fronte della diminuzione della popolazione di Padova di 3.797 unità dal 2010 (214.198 ab.) al 2015 (210.401), si confermano più di 4,6 milioni di metricubi di edificato, corrispondenti ad un aumento della popolazione di 24.185 abitanti e si aggiungono, con questa variante al Piano degli Interventi, ulteriori 75.522 metricubi, per accontentare le richieste dei privati.

Eppure tra gli obiettivi di questa Variante c’è la “la prerogativa di limitare il consumo di suolo mediante la modifica di utilizzazione di limitate superfici volte più alla ricucitura del territorio consolidato, che a reali espansioni dello stesso”.

Vengono invece confermate, e aumentate le previsioni smisurate di cemento rispetto a qualsiasi dato socio-economico e demografico. Il tutto a beneficio della speculazione edilizia e della bolla economica sostenuta dalle banche che in questi anni hanno bruciato i risparmi di tante persone. Si continua ancora a costruire su terreno verde o agricolo, lasciando in città più di 10.000 tra appartamenti e case sfitte, vuoti urbani in balia del degrado, invece di proporre strumenti urbanistici volti recuperare il tessuto urbano esistente.

Padova2020 aveva già provato a convincere, senza successo, la precedente amministrazione Zanonato - Rossi, circa la possibilità di ridurre la cubatura a fronte della necessità di salvaguardare i residui cunei verdi e far respirare la città. L’esempio di tanti Comuni, uno per tutti Udine che ha rinunciato senza traumi a 1 milione di metricubi di edificato, ha dimostrato che ridurre è possibile. Non c'è infatti un divieto a modificare in senso restrittivo una previsione urbanistica (ampia è infatti la giurisprudenza in materia, es: Consiglio di Stato, sez. iv - sentenza 10 febbraio 2014 n. 601) ma decisiva è la motivazione a sostegno. Piena continuità amministrativa sul fronte della speculazione edilizia quindi da parte di Bitonci; forte con i deboli (migranti e clochard), ma debole con la lobby del mattone.

Questa Variante cancella anche la destinazione prevalente a verde pubblico delle aree ottenute dai privati con lo strumento della perequazione, aprendo a nuovo cemento pubblico e privato, potendo calare su queste aree futuri crediti edilizi dei privati.

Prendiamo atto che non c’è una visione strategica pubblica sulla città, che il tutto viene demandato alla iniziativa privata. Si cancellano gli stralci minimi di intervento sulle perequazioni integrate (almeno 75% della superficie edificabile) che dovevano servire a dare un minimo di forma e coerenza al nuovo edificato. Si preferisce lasciare la pianificazione in mano ai privati. L’amministrazione, così facendo, abbandona il proprio compito e apre all’edificazione caotica, con il possibile rischio di vedere gli ormai ex cunei verdi ridotti a fazzoletti di terreno dispersi in mezzo al nuovo edificato.

Nessuna traccia infine del Parco Agropaesaggistico Metropolitano, frutto del lavoro partecipativo di Agenda 21; a dimostrazione che a questa Amministrazione non interessa la partecipazione dei Cittadini.
Insomma: cemento come prima e più di prima; si continua a consumare suolo e si lasciano edifici vuoti in città in balia del degrado. Il gruppo consiliare di PADOVA 2020, in coerenza con il proprio programma elettorale, esprime quindi voto contrario a questa variante al Piano degli Interventi, anche per rispetto di quei Cittadini che in campagna elettorale avevano creduto alle promesse di questa Amministrazione.

Devis Casetta
Referente Urbanistica di Padova2020

 

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