Di buone prassi si parla ormai da tanti anni. Esistono numerosi eventi,scuole, iniziative volte ad approfondire e discutere le esperienze migliori messe in atto da amministrazioni locali, associazioni, imprese o gruppi di cittadini per risolvere in maniera efficiente i problemi legati ai più diversi settori: partecipazione, rifiuti, economia, lavoro, burocrazia, etc.
Tanto per fare un esempio, Terra Futura, la mostra convegno delle buone pratiche di sostenibilità, è giunta quest’anno alla decima edizione, registrando la presenza di 87.000 visitatori, tra esperti, rappresentanti di associazioni e del non profit, di enti pubblici, di imprese, ma anche cittadini e giovani studenti.
Ad oggi, però, non esiste una “mappa” esaustiva di tutte le esperienze esistenti. Realizzarla sarebbe davvero un’impresa titanica, considerato che dovunque, potenzialmente, si annida un laboratorio di innovazione, una soluzione geniale, una buona pratica da “esportare” al resto del mondo.
Fortunatamente, in mancanza di una mappa, un po’ di sostegno ce lo danno alcune “bussole”, utili strumenti che aiutano ad orientarsi nella vastità dell’esistente. Una di queste è il libro, appena uscito per Chiarelettere, “Io faccio così” di Daniel Tarozzi: il racconto di un viaggio di sette mesi in camper alla ricerca delle buone pratiche diffuse in Italia.
Daniel Tarozzi -giornalista, ex-direttore responsabile del sito ilcambiamento.it, autore e regista di diversi documentari- lo scorso anno ha deciso infatti di andare a toccare con mano ciò di cui per tanti anni si è occupato a distanza: il cambiamento messo in atto da chi, non arrendendosi alla crisi e allo status quo, ricerca nuove modalità di vita all’insegna dell’ecocompatibilità, del risparmio e della qualità della vita. Il suo viaggio e il suo racconto dimostrano che esiste un’altra Italia, che ha già imboccato la via del cambiamento e che sperimenta percorsi che si situano nel solco di un nuovo modello di sviluppo.
Daniel sarà a Padova, ospite di Padova2020, per una serata pubblica in cui si parlerà di buone pratiche, di cambiamento e di politica, per cercare di sfatare la convinzione di Simona, una giovane valdostana intervistata da Daniel, secondo la quale “passare attraverso la politica per cambiare le cose non funziona...per questo ho deciso di impegnarmi nella società civile: nel Comitato rifiuti zero, in Legambiente, con la locale sezione del Cai”. E' ora di dimostrare che anche la politica può essere uno strumento efficace per incidere sulla realtà, almeno a livello locale.
Appuntamento venerdì 15 novembre, alle ore 21, presso la sala Cavalleggeri , in via Corso Milano 123.