“Non accettiamo lezioni di strategia politica né accuse di opportunismo dall’esponente leghista Massimo Bitonci”. Questo il secco commento di Francesco Fiore alle parole del candidato sindaco di centrodestra apparse sul Mattino di oggi, 2 giugno.
“Come è noto -spiega Fiore- l’assemblea di Padova2020 ha fatto pochi giorni fa una chiara scelta di campo, votando quasi all’unanimità un documento che sancisce una solida alleanza con il candidato sindaco Ivo Rossi, in vista del ballottaggio di domenica prossima. Sebbene anche l’altro candidato, Massimo Bitonci, ci avesse cercato attratto dalla nostra dote di voti, il movimento civico che rappresento ha scelto in maniera netta da che parte stare. Due le motivazioni principali alla base dell’accordo sottoscritto: i valori di Padova2020 sono assolutamente incompatibili con quelli della Lega Nord e oggi, Festa della Repubblica Italiana, tale affermazione assume un significato ancora più forte; l’80% del programma di Padova2020 è sovrapponibile e condiviso con quello del PD”.
“Inoltre -continua Fiore- voglio ricordare che il grande valore aggiunto che portiamo alla coalizione di centrosinistra che sostiene Rossi è la partecipazione, una parola che immagino sia sconosciuta a Bitonci, ma che invece in molti paesi del nord Europa è alla base di un paradigma di governance democratica che vogliamo portare anche a Padova, per costruire una città più bella che sia aperta all’Europa e al mondo e non chiusa in se stessa e guidata dalla paura”.
“Infine -conclude l’esponente Padova2020- voglio suggerire al leghista cittadellese di non avventurarsi in polemiche che riguardano i grandi temi padovani come l’ospedale, la seconda linea del tram, la fusione Aps-Busitalia, etc. Ricordo bene infatti che su questi argomenti non ho potuto confrontarmi con lui nei tanti dibattiti televisivi che hanno preceduto il 25 maggio perché ogni volta che le trasmissioni vertevano su tali temi, Bitonci trovava infatti sempre il modo di mandare qualche altro collega di partito più informato di lui”.