In Italia sono ancora presenti 7 milioni di boiler elettrici e 3 milioni di scaldabagni a gas di vecchia generazione. Non sono disponibili dati precisi per quel che riguarda Padova ma si può supporre che essi siano in linea con la media nazionale. Quello che si sa è che queste vecchie tecnologie sono utilizzate in abitazioni in cui vivono soprattutto famiglie a basso reddito ed anziani. Questi apparecchi consumano moltissima energia gravando non poco sui bilanci delle famiglie a basso reddito che sono costrette a risparmiare anche sull’acqua calda. Per le famiglie a basso reddito il pagamento delle bollette sta diventando una vera e propria piaga sociale di cui la collettività, e dunque il Comune assieme con l’associazionismo sociale, deve farsi carico con urgenza.
Per le famiglie e gli anziani soli che non sono in grado di pagare le bollette, si vuole introdurre il ‘consumo minimo garantito’, misura che comporta una solidarietà della collettività verso chi non ce la fa per garantire che anche nel caso di non pagamento delle bollette per motivi oggettivi di ristrettezza economica si possa avere accesso a una quantità minima vitale di acqua, luce e gas.
Proposte
Mediante un accordo tra il Comune, le aziende di fornitura di acqua luce e gas, i servizi sociali e le associazioni che lottano contro la povertà si intende assicurare a tutte le famiglie indigenti che non riescono a pagare le bollette l’accesso minimo vitale ai servizi di acqua, luce e gas. Si tratta di un costo di valutabile attorno ai 200€ annui a famiglia di cui la collettività ha il dovere di farsi carico per i casi di indigenza estrema. Tutti a Padova devono poter accedere a quantitativi minimi vitali di acqua, kWh elettrici e m3 di gas per riscaldamento.
La Campagna vuole raggiungere tutte le famiglie a basso reddito, incentivando l’uso di kit di abbattimento dei consumi immediati (stand-by stopper, lampade a LED, timer elettrici) e fornendo una formazione specifica sull’uso degli elettrodomestici abbinata ad un check-up energetico anche leggero, per consentire un abbattimento della spesa energetica per famiglia di 100-150€ l'anno. E’ possibile ad esempio sostituire gli elettrodomestici più energivori della casa (boiler/frigo, o boiler/lavatrice) con boiler a pompa di calore o pannello solare termico, e lavatrice a doppio attacco (nel caso di boiler a gas) e di classe A++. La parte di campagna inerente comunicazione, formazione, check up e divulgazione è fattibile sfruttando esistenti progetti europei del comune di Padova e fondi ELENA, mentre gli interventi tecnologici sarebbero finanziata dalla ESCO o tramite finanziaria con pagamento rateale in bolletta.
Benefici:
Incidere sul problema delle bollette per le famiglie a basso reddito.
Agire sulla prevenzione delle cause di povertà assoluta e relativa con conseguente maggiore efficienza nell’utilizzo dei fondi per l’abbattimento della povertà da parte del Comune.
Esempi
- Comune di Friburgo
- Nel 2010 si è già realizzato un progetto simile a cura di Legambiente, Fondo Regionale dei Centri di Servizio per il Volontariato e ATER (Azienda Territoriale Edilizia Residenziale)