Un recente bando comunale che offriva 40 voucher per lavori socialmente utili ha visto 2000 domande. Per uscire dalla crisi serve attivare opere ad alta intensità di manodopera e bassa intensità di capitale.
Tutto questo si unisce con: vaste aree ambientali e fluviali degradate, persistente emergenza idrogeologica, patrimonio storico monumentale in abbandono in particolare lungo le vie d’acqua.
Per una città collegata idraulicamente con Venezia, la città più visitata al mondo, è obbligatorio riscoprire il turismo fluviale e delle vie d’acqua. Un sistema di vie d’acqua navigabili e fruibili dai cittadini e dai turisti, unito al Parco delle Mura (descritto in questo capitolo), al sistema di vie verdi e del parco agropaesaggistico metropolitano (si veda capitolo ‘Territorio’) e ai già numerosi percorsi ciclabili lungo gli argini fino all’anello dei Colli Euganei e al Parco stesso, completerebbe una rete di percorsi ecologici di sicuro livello europeo. Anzi di più, perché Padova ha in più le bellezze artistiche.
Il turismo fluviale può quindi dare una nuova vocazione, molto caratterizzante, alla nostra città e diventare una vera e propria nuova filiera grazie all’indotto: riscoperta delle imbarcazioni tipiche, artigianato, servizi collegati al turismo fluviale e all’attività sportiva fluviale, etc..
Proposte:
Manutenzione ordinaria e permanente dei sistemi ambientali e fluviali della città.
Ripristino e pulizia dei manufatti storico monumentali attigui ai corsi d’acqua.
Approccio integrato alla gestione del territorio ambientale e fluviale con la partecipazione della comunità locale; es: Contratti di Fiume.
Avvio e promozione del turismo fluviale lungo le vie d’acqua padovane risanate.
Nascita di una filiera turistica, dello sport e ricreativa legata alle vie d’acqua.
Tutto questo da realizzarsi mediante: lavoratori socialmente utili per la manutenzione; attivazione forme di lavoro no profit, ad esempio il Servizio Civile comunale (si veda capitolo ‘Sociale Sanità’); rivalutazione vecchi mestieri; nascita di attività turistiche, ricreative e del relativo indotto economicamente auto-sostenibili (si veda la proposta sul Fondo di Investimento ad azionariato popolare del capitolo ‘Economia, Imprese, Lavoro’).
Le risorse economiche: operatori volontari con reddito da ammortizzatori sociali; voucher comunali; fondi provinciali e regionali di sostegno a nuova occupazione; fondi europei da progetti di merito; sponsor privati dalle industrie del settore; ricavi economici da attività diretta di turismo fluviale con Voga Veneta; ricavi economici da attività di servizio al turismo fluviale; ricavi economici dall’utilizzo del legname e altro materiale di risulta.
Benefici:
Miglioramento decoro cittadino e delle condizioni ambientali.
Sostegno con modalità innovative all’occupazione.
Sicurezza della navigazione.
Miglioramento della sicurezza idraulica: favorendo il deflusso minimo vitale.
Azione dissuasiva dei comportamenti deviati tipici delle zone degradate.
Nascita di un nuovo comparto turistico, quello fluviale.
Riscoperta della memoria e di Padova “ Città d’Acque”.
Riscoperta e recupero vecchi mestieri.