Padova2020 non si ferma: ripartono in questi giorni sei gruppi tematici che, insieme ai gruppi territoriali che si stanno riorganizzando, costituiscono i laboratori delle proposte politiche del nostro movimento.

Questi gruppi hanno rappresentato la carica propulsiva e la forza innovativa di Padova2020 fin dai suoi esordi, un anno e mezzo fa. Oggi sono una realtà e puntano a diventare poli di aggregazione per i cittadini che credono nel cambiamento.
La partecipazione (parola d’ordine di Padova2020) è aperta a tutti. Gli incontri avranno cadenza settimanale.

 

Calendario:

Giovedì 4 settembre ore 21 presso Amissi del Piovego in vicolo San Massimo.
Gruppo 2 (tributi, commercio e attività produttive, lavoro, patrimonio, risorse umane, provveditorato, bilancio, controllo di gestione, attività ispettive per la trasparenza, società partecipate.)

Venerdì 5, ore 21 presso Amissi del Piovego in vicolo San Massimo
Gruppo 1 (politiche della sicurezza, polizia municipale, cooperazione internazionale, Urp, rete civica, protezione civile, verde e parchi urbani, trasparenza amministrativa, partecipazione, decentramento e quartieri, servizi telematici e informatici, avvocatura.)

Lunedì 8 ore 21 luogo da definire
Gruppo 4 (urbanistica, mobilità, viabilità, edilizia privata, edilizia residenziale e Peep, lavori pubblici, contratti, manutenzioni, edilizia comunale, arredo urbano, acque fluviali, polo catastale, infrastrutture, Grande Padova.)

Martedì 9 ore 21 luogo da definire
Gruppo 3 (cultura, turismo, musei, manifestazioni e spettacoli, edilizia monumentale, gemellaggi, ambiente, agenda 21, edilizia scolastica, politiche scolastiche ed educative, diritto allo studio.)

Mercoledì 10 ore 21 luogo da definire
Gruppo 5 (servizi sociali, politiche familiari, politiche abitative, politiche a sostegno degli anziani, città sane, prevenzione abuso di alcool e sostanze, servizi demografici e cimiteriali, integrazione e convivenza, rapporti con il mondo religioso.)

Venerdì 12 ore 21 luogo da definire
Gruppo 6 (servizi sportivi, manifestazioni sportive, impianti sportivi, politiche giovanili, rapporti con l'università.)

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Non pensavo che il desiderio di cambiamento giungesse fino al punto di scegliere un governo a guida leghista per la nostra città": è l’amara constatazione di Francesco Fiore, del Movimento Civico Padova 2020, nel corso della conferenza stampa all’indomani del ballottaggio che ha visto il leghista Massimo Bitonci prevalere sul candidato del centrosinistra, Ivo Rossi. 

"Ho regalato la mia faccia e il nostro simbolo al centrosinistra, impegnandomi al massimo in queste due settimane in cui tutti ci siamo spesi, portando 8.000 dei nostri 11.000 voti del primo turno al candidato Rossi. Ancora ieri sera, ero il solo a girare per i seggi. Purtroppo la politica del centrosinistra padovano dopo le primarie è stata suicida: le modalità per farci restare in coalizione erano perdenti e abbiamo scelto di andare da soli, affrontando una campagna elettorale con le nostre sole forze, senza finanziamenti, raggiungendo un risultato straordinario ma certo non sufficiente. Dopo il primo turno, responsabilmente, abbiamo votato quasi all’unanimità per l’apparentamento, con un accordo che garantiva che il rinnovamento sarebbe davvero potuto partire, ma di fatto questo segnale non è stato colto fino in fondo. Era meglio il cambiamento dall’interno, invece è arrivato dall’esterno.”

E non risparmia una frecciata ai grillini: “Hanno gettato la maschera, giungendo a votare o comunque a lasciar vincere una giunta leghista e demagogica, imbarazzante a livello nazionale, buttando invece a mare tutti gli argomenti comuni, dal nuovo modello di sviluppo alle priorità ambientali, pur di farci un dispetto".

"Ma Padova2020 non si ferma. Ci siamo apparentati con il PD ma siamo un’altra cosa -ribadisce con forza Fiore- ora abbiamo la responsabilità conferitaci dai voti di migliaia di cittadini; la nostra sarà un’opposizione pragmatica. Siamo distanti ideologicamente dalla Lega e valuteremo provvedimento per provvedimento, tenendo fede alla nostra autonomia e con la certezza di avere alle spalle un movimento che cominceremo da subito a strutturare. Padova2020 è l’unica vera novità positiva di questa tornata elettorale, guardata con interesse anche dalla Regione e a livello nazionale. Con il metodo partecipato si può ricostruire il centrosinistra e c’è spazio per tutti, anche per i delusi del M5S. Entro il mese vorremmo organizzare una grande festa per invitare altri cittadini ad unirsi a noi, perché Padova2020 non si ferma, e possiamo già cominciare a mettere in atto, come soggetto sociale e politico, molte delle buone pratiche che abbiamo nel programma, perché possiamo farlo in autonomia e il nostro obiettivo è vedere il cambiamento in atto, non solo nelle parole".

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Non accettiamo lezioni di strategia politica né accuse di opportunismo dall’esponente leghista Massimo Bitonci”. Questo il secco commento di Francesco Fiore alle parole del candidato sindaco di centrodestra apparse sul Mattino di oggi, 2 giugno.

“Come è noto -spiega Fiore- l’assemblea di Padova2020 ha fatto pochi giorni fa una chiara scelta di campo, votando quasi all’unanimità un documento che sancisce una solida alleanza con il candidato sindaco Ivo Rossi, in vista del ballottaggio di domenica prossima. Sebbene anche l’altro candidato, Massimo Bitonci, ci avesse cercato attratto dalla nostra dote di voti, il movimento civico che rappresento ha scelto in maniera netta da che parte stare. Due le motivazioni principali alla base dell’accordo sottoscritto: i valori di Padova2020 sono assolutamente incompatibili con quelli della Lega Nord e oggi, Festa della Repubblica Italiana, tale affermazione assume un significato ancora più forte; l’80% del programma di Padova2020 è sovrapponibile e condiviso con quello del PD”.

“Inoltre -continua Fiore- voglio ricordare che il grande valore aggiunto che portiamo alla coalizione di centrosinistra che sostiene Rossi è la partecipazione, una parola che immagino sia sconosciuta a Bitonci, ma che invece in molti paesi del nord Europa è alla base di un paradigma di governance democratica che vogliamo portare anche a Padova, per costruire una città più bella che sia aperta all’Europa e al mondo e non chiusa in se stessa e guidata dalla paura”.

“Infine -conclude l’esponente Padova2020- voglio suggerire al leghista cittadellese di non avventurarsi in polemiche che riguardano i grandi temi padovani come l’ospedale, la seconda linea del tram, la fusione Aps-Busitalia, etc. Ricordo bene infatti che su questi argomenti non ho potuto confrontarmi con lui nei tanti dibattiti televisivi che hanno preceduto il 25 maggio perché ogni volta che le trasmissioni vertevano su tali temi, Bitonci trovava infatti sempre il modo di mandare qualche altro collega di partito più informato di lui”.

Sono convinto che la trasparenza sia l’antidoto più efficace per fermare la corruzione e per alimentare la cultura della legalità”. Queste le parole con cui il candidato sindaco Francesco Fiore ha aderito alla campagna Riparte il Futuro, promossa dalle associazioni Libera e Gruppo Abele per sensibilizzare i candidati delle imminenti elezioni europee, regionali e comunali al tema della trasparenza nella pubblica amministrazione.

“Purtroppo la corruzione -continua Fiore- a più di venti anni da Tangentopoli, rappresenta un malcostume ancora molto diffuso che produce -direttamente o indirettamente- impoverimento della società, cattiva reputazione internazionale, servizi pubblici scadenti, devastazione dei territori. Questo fenomeno costituisce, quindi, un pesantissimo freno allo sviluppo del potenziale nazionale che va affrontato con molta più energia di quella attualmente in campo. Vanno potenziati gli strumenti per prevenire gli illeciti e sostenuta la cultura della legalità, che va curata fin dalle scuole, insegnando ai più giovani il rispetto delle regole”.

“Sono convinto che i cittadini abbiano il diritto alla massima trasparenza in ogni ambito della cosa pubblica e per questo ho aderito con determinazione alla campagna Riparte il Futuro, che mi impegna ad adottare la delibera “Trasparenza a costo zero” entro i primi 100 giorni, nel caso venissi eletto sindaco”.

Non nascondo di essere allo stesso sorpreso e dispiaciuto -conclude il candidato di Padova2020- di constatare che finora alla campagna abbiano aderito soltanto due candidati padovani: io e Daniela Ruffini. Credo che la città meriti l’impegno di tutte le forze politiche per cercare di produrre i “giusti anticorpi” a difesa degli eventuali attacchi delle mafie che, come ha detto recentemente il Questore Ignazio Coccia, potrebbero essere interessate ad un tessuto economico e imprenditoriale fra i più appetibili nel panorama nazionale”.

La salute dei cittadini è un tema di grande attualità e rilevanza sociale, al quale Francesco Fiore, candidato Sindaco di Padova per il Movimento Civico Padova2020 dedica grande importanza.
Per questo parteciperà convintamente al dibattito che avrà luogo domani, martedì 20 maggio, alle ore 21.00 nella sala del Consiglio di Quartiere 4 Sud Est alla Guizza sul tema "Quale sanità per Padova, quale ospedale".

PROGRAMMA:
Introduce Devis Casetta – capolista Padova2020

Modera Leo Ercolin – capolista Impegno Comune

Presentazione scenari nuovo ospedale
Giuseppe Montante – vice segretario nazionale ANAAO ASSOMED (Associazione Medici Dirigenti)

TAVOLA ROTONDA
Lorenzo Fellin – già prorettore con delega all’edilizia dell’Università di Padova
Paola Arslan – prof.ssa di Patologia Clinica, Università di Padova
Beatrice Dalla Barba – responsabile del reparto di Assistenza Neonatale del dipartimento di Pediatria
Renzo Mazzaro – giornalista

Conclusioni
Francesco Fiore – candidato sindaco per Padova

Locandina quale sanità copia

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